Nel 2021, dopo tre decenni di globalizzazione commerciale e finanziaria, le disuguaglianze globali rimangono estremamente pronunciate: sono grandi oggi quanto lo erano all’apice dell’imperialismo occidentale all’inizio del XX secolo. Inoltre, la pandemia di Covid ha esacerbato ancora di più le disuguaglianze globali. I dati mostrano che il top 1% ha preso il 38% di tutta la ricchezza aggiuntiva accumulata dalla metà degli anni ’90, con un’accelerazione dal 2020. Più in generale, la disuguaglianza di ricchezza rimane a livelli estremi in tutte le regioni e si misura anche in termini disuguaglianza ecologica.
Il 7 dicembre 2021 è stato presentato, Il World Inequality Report 2022, che offre i dati più aggiornati e completi sulle varie sfaccettature della disuguaglianza nel mondo al 2021: la ricchezza globale, il reddito, il genere e la disuguaglianza ecologica. L’analisi si basa su diversi anni di lavoro di più di cento ricercatori coordinati da Lucas Chancel, Thomas Piketty, Emmanuel Saez e Gabriel Zucman, co-direttori del World Inequality Lab.
I dati sono disponibili nel database più completo sulla disuguaglianza economica, il World Inequality Database. Il rapporto include una prefazione dei premi Nobel economici 2019 Abhijit Banerjee & Esther Duflo. Di seguito le principali considerazioni.
Secondo Lucas Chancel, autore principale del rapporto, “La crisi della COVID ha esacerbato le disuguaglianze tra i molto ricchi e il resto della popolazione. Eppure, nei paesi ricchi, l’intervento del governo ha impedito un aumento massiccio della povertà, cosa che non è avvenuta nei paesi poveri. Questo dimostra l’importanza degli stati sociali nella lotta contro la povertà”.
Gabriel Zucman dichiara: “Il World Inequality Reports risponde a una necessità democratica critica: documentare rigorosamente ciò che sta accadendo alla disuguaglianza in tutte le sue dimensioni. È una risorsa inestimabile per studenti, giornalisti, politici e società civile di tutto il mondo”. Lucas Chancel aggiunge “Se c’è una lezione da imparare dall’indagine globale condotta in questo rapporto, è che la disuguaglianza è sempre una scelta politica.”
I risultati chiave del rapporto
– La regione Mediterraneo e vicino oriente è la più disuguale del mondo, l’Europa ha i livelli di disuguaglianza più bassi.
Le nazioni sono diventate più ricche, ma i governi sono diventati poveri, se diamo un’occhiata al divario tra la ricchezza netta dei governi e la ricchezza netta dei settori privato e pubblico.
– Le disuguaglianze di ricchezza sono aumentate al vertice della distribuzione. L’aumento della ricchezza privata è stato anche disuguale all’interno dei paesi e a livello mondiale. I multimilionari globali hanno catturato una quota sproporzionata della crescita della ricchezza globale negli ultimi decenni: l’1% superiore ha preso il 38% di tutta la ricchezza aggiuntiva accumulata dalla metà degli anni ’90, mentre il 50% inferiore ne ha catturato solo il 2%.
– Le disuguaglianze di genere rimangono considerevoli a livello globale, mentre il progresso all’interno dei paesi è troppo lento
– Disuguaglianze ecologiche: i dati mostrano che queste disuguaglianze non sono solo un problema di paesi ricchi (grandi emettitori di gas serra) contro paesi poveri, ma piuttosto un problema di emettitori alti contro emettitori bassi anche all’interno di tutti i paesi. D’altra parte la disuguaglianza ecologica comprende diversi aspetti, tra cui disuguaglianza di accesso alle risorse naturali, l’ineguaglianza dell’esposizione all’inquinamento e alle catastrofi indotte dall’uso insostenibile delle risorse, e la disuguaglianza di contributo al degrado ambientale.
Come spiega Lucas Chancel “La disuguaglianza economica globale alimenta la crisi ecologica e rende molto più difficile affrontarla. È difficile vedere come possiamo accelerare gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico senza una maggiore ridistribuzione del reddito e della ricchezza”.
Il World Inequality Report 2022, le cifre e i dataset sono disponibili sul sito web compagno del rapporto: http://wir2022.wid.world
World Inequality Report 2022 – WID – World Inequality Database